Terrorismo con armi chimiche e nucleari: la Commissione Ue presenta il piano d’azione

Gli attentati a Madrid, Londra, Mosca e Boston mostrano che i terroristi riescono, con sempre maggiore facilità, a mettere le mani su sostanze chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari nonché sugli esplosivi (CBRN-E). Per arginare questo fenomeno, la Commissione europea ha presentato una comunicazione sul nuovo approccio dell’Unione europea nell’individuazione e nella minimizzazione dei danni provocati da CBRN-E (20140505_detection_and_mitigation_of_cbrn-e_risks_at_eu_level_en). L’Unione europea già da tempo è impegnata in quest’attività, come dimostra il rapporto sull’attuazione del piano d’azione in questo settore, ma ci sono ancora troppe falle nella lotta a questo fenomeno che ha carattere transfrontaliero perché il materiale viene acquistato, di frequente, in uno Stato membro e condotto in un altro Stato per la realizzazione di attentati. Nel segno della prevenzione, la Commissione ha adottato così la nuova comunicazione per favorire la cooperazione e un’adeguata azione collettiva anche nell’individuazione di nuove sostanze pericolose.

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