Caso Contrada: respinto il ricorso del Governo alla Grande Camera

Il Panel di 5 giudici della Grande Camera della Corte europea dei diritti dell’uomo ha respinto la richiesta di rinvio del Governo italiano presentata al massimo organo giurisdizionale in riferimento alla sentenza di condanna nel caso Contrada (n. 3). Il Panel non ha ritenuto che sussistessero le condizioni necessarie a rinviare il caso all’organo giurisdizionale supremo perché non si poneva un problema importante relativo all’applicazione o all’interpretazione della Convenzione o un problema di rilevanza generale.

Con la sentenza del 14 aprile 2014 (AFFAIRE CONTRADA c. ITALIE N 3) la Corte europea aveva constatato la violazione dell’articolo 7 della Convenzione dei diritti dell’uomo in base al quale “nessuno può essere condannato per un’azione o un’omissione che al momento in cui fu commessa non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale” in riferimento alla condanna comminata dai tribunali nazionali per il reato di concorso esterno in associazione di stampo mafioso ritenuto da Strasburgo non sufficientemente chiaro all’epoca dei fatti contestati al condannato. Di qui la violazione da parte dell’Italia e l’obbligo di corrispondere un indennizzo per danni morali pari a 10mila euro.  La sentenza è ormai definitiva.

Nessun commento

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *