La criminalità informatica divampa in tutto il mondo e la situazione è peggiorata anche a causa della pandemia. Lo scrive Europol (l’ufficio europeo di polizia con sede all’Aja), nella nuova edizione dell’Internet Organised Crime Threat Assessment (internet_organised_crime_threat_assessment_iocta_2021) nel quale è stato evidenziato che i gruppi criminali hanno rapidamente approfittato della situazione che ha portato all’aumento del commercio elettronico e alle frodi online, all’utilizzo del web da parte di bambini e al telelavoro. In particolare, la cosiddetta infrastruttura grigia digitale, inclusi i servizi che offrono la crittografia end-to-end, le VPN e le criptovalute continuano ad essere abusate per la proliferazione di attività criminali. Vanno così rafforzati i livelli di sicurezza informatica come l’autenticazione a più fattori e vanno adottate misure preventive per ridurre i cyber-attacchi. Tanto più che si diffonde il malware-mobile con attacchi in grado di interrompere l’autenticazione a due fattori e con un incremento dello spamming via SMS.
Il volume analizza l’evoluzione di questi attacchi e sottolinea la necessità di cambiamenti anche sul piano legislativo per garantire prevenzione e misure di contrasto al passo con i tempi, che vedono una diffusione di attacchi mirati contro grandi aziende e istituzioni governative. Gli attacchi ransomware a Kaseya e a SolarWinds evidenziano come i gruppi criminali informatici si siano accorti dell’importanza di colpire le catene di fornitura digitale. Allarme anche per la pedofilia online, soprattutto nel dark web. Tra le raccomandazioni, Europol chiede un aumento delle azioni sotto copertura, l’eliminazione di barriere legali relative alla conservazione dei dati che dovrebbe durare più a lungo per non fare perdere eventuali prove e regole più chiare per la registrazione degli indirizzi IP e dei domini.
Aggiungi un commento