Cyberminacce: da Obama poteri all’esecutivo per fronteggiare i pericoli che arrivano da oltrefrontiera

Gli Stati Uniti mettono in campo nuove misure per combattere le cyber minacce. E lo fanno con l’Executive Order del Presidente Obama, adottato il 1° aprile, che aggiunge un nuovo strumento per combattere le minacce alla sicurezza nazionale, all’economia, alla stabilità finanziaria e alla politica estera americana, prevedendo sanzioni da applicare per coloro che agiscono dall’estero (Executive Order –). Punto di partenza è l’incremento dei rischi per la sicurezza e le infrastrutture critiche dovute all’uso di internet come strumento di attacco. Pertanto, con il nuovo strumento potranno essere imposte sanzioni a individui ed entità laddove risulti ragionevolmente probabile che contribuiscano a una minaccia significativa alla sicurezza e alla stabilità del Paese. Nel testo – è da verificare poi l’attuazione effettiva – si richiama la protezione della privacy e delle libertà degli individui nonché il rispetto del diritto internazionale. Va sottolineato che dubbi traspaiono sia nel procedimento di individuazione delle persone o entità a cui comminare sanzioni affidato al Segretario del Tesoro, in consultazione con l’Attorney General e il Segretario di Stato che potranno indicare i presunti responsabili o i complici coinvolti nelle attività dannose via internet, sia nella nozione di “ragionevolmente probabile”. Tra le sanzioni economiche contro i cyber hakers, confische e divieto di svolgimento di attività commerciali. Il provvedimento s’inserisce nel pacchetto di misure voluto dall’amministrazione americana dopo gli attacchi informatici alla Sony attribuiti alla Nord Corea.

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