L’azienda di automobili che utilizza alcuni software illegali per manipolare i dati sulle emissioni dei gas di scarico può essere citata in giudizio dinanzi ai giudici dello Stato membro in cui si trova il consumatore che ha acquistato l’automobile e che in quello Stato ha subito il danno. Lo ha chiarito la Corte di giustizia dell’Unione europea con la sentenza depositata il 9 luglio nella causa C-343/19. (C-343:19). A rivolgersi alla Corte Ue è stato un giudice austriaco alle prese con un’azione avviata da un’associazione austriaca di tutela dei consumatori che chiedeva un risarcimento alla Volkswagen per i danni derivanti dall’utilizzo, nei veicoli acquistati da consumatori austriaci, di un software che aveva manipolato i dati sulle emissioni dei gas di scarico. L’azienda aveva eccepito il difetto di giurisdizione del giudice austriaco che, prima di decidere sul merito, ha chiesto alla Corte Ue alcuni chiarimenti sul regolamento n. 1215/2012 sulla competenza giurisdizionale, l’esecuzione e il riconoscimento delle decisioni in materia civile e commerciale e, in particolare, sull’art. 7 nella parte in cui tale norma dispone che, in materia di illeciti civili dolosi o colposi, una persona domiciliata in uno Stato membro può essere convenuta davanti all’autorità giurisdizionale del luogo in cui l’evento dannoso è avvenuto o può avvenire. Già in passato, Lussemburgo ha precisato che “luogo in cui l’evento dannoso è avvenuto” è sia quello in cui si concretizza il danno sia quello in cui si verifica l’evento generatore. Di conseguenza, spetta all’attore scegliere se agire dinanzi ai giudici di uno o l’altro Stato. Nel caso in esame, la Corte Ue ha chiarito che il luogo dell’evento generatore del danno era in Germania, mentre le conseguenze dannose si erano manifestate successivamente all’acquisto in un altro Stato membro ossia in Austria. Inoltre – osserva la Corte – è vero che i veicoli erano affetti da un vizio sin dall’installazione del software (avvenuta in Germania) ma il danno lamentato “si è concretizzato solo al momento dell’acquisto di detti veicoli, con l’acquisizione per un prezzo superiore al loro valore reale”, tenendo conto che il vizio presente ha inciso sull’effettivo valore reale del prodotto. Un simile danno non è una conseguenza indiretta del danno subito e non è neanche un pregiudizio meramente patrimoniale, anche se l’azione risarcitoria mira ad ottenere una compensazione per la diminuzione del valore dei veicoli. Pertanto, il danno subito dall’acquirente ha natura materiale e si concretizza nel momento dell’acquisto del veicolo presso un terzo. Di conseguenza, il costruttore di automobili stabilito in un altro Stato membro, che ha equipaggiato l’auto con un software che manipola i dati, può ragionevolmente attendersi di essere citato dinanzi agli organi giurisdizionali dello Stato in cui il danno si concretizza ossia lo Stato nel quale il consumatore ha acquistato il veicolo.
Notizie e commenti sul diritto internazionale e dell'Unione Europea
Twitter (@marcast5)
Iscriviti alla Newsletter
Categorie
- accesso ai documenti (3)
- adattamento (1)
- adozione internazionale (10)
- aiuti di Stato (4)
- ambasciatori (1)
- ambiente (16)
- apolidia (4)
- arbitrato (2)
- Armi (7)
- asilo (30)
- beni culturali (6)
- blacklist (3)
- borse di studio (2)
- brevetto (10)
- Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (25)
- Carta sociale europea (5)
- CEDU (335)
- cittadinanza (5)
- cittadinanza Ue (10)
- concorrenza (9)
- Conferenza dell'Aja (11)
- confini (2)
- conflitti armati (3)
- conflitto interno (2)
- consegne straordinarie (7)
- Consiglio d'europa (42)
- Consiglio di sicurezza (6)
- consumatori (16)
- contraffazione (1)
- Controversie internazionali (18)
- convegni (47)
- Convenzioni (1)
- cooperazione di polizia (2)
- cooperazione giudiziaria civile (192)
- cooperazione giudiziaria di polizia (3)
- cooperazione giudiziaria penale (121)
- corruzione (7)
- corruzione internazionale (10)
- corsi (6)
- Corte di giustizia Ue (89)
- Corte internazionale di giustizia (20)
- Corte penale internazionale (25)
- criminalità informatica (3)
- crimini (1)
- crimini contro l'umanità (18)
- crimini di guerra (10)
- delibazione (8)
- democrazia (2)
- detenzione (12)
- diritti dei bambini (31)
- diritti dei consumatori (6)
- diritti dei detenuti (4)
- diritti dei disabili (8)
- diritti dei lavoratori (13)
- diritti dei migranti (17)
- diritti della personalità (1)
- diritti delle donne (7)
- diritti umani (486)
- diritto alla salute (1)
- diritto alla vita (4)
- diritto d'autore (4)
- diritto del commercio internazionale (1)
- diritto del mare (15)
- diritto di asilo (8)
- diritto di proprietà (2)
- diritto internazionale (351)
- diritto internazionale dell'economia (3)
- Diritto internazionale penale (5)
- diritto internazionale privato (63)
- diritto internazionale umanitario (8)
- diritto penale (1)
- diritto processuale (1)
- diritto processuale civile internazio (12)
- diritto societario (9)
- discriminazione (5)
- discriminazione razziale (1)
- durata dei processi (21)
- elezioni (2)
- equa soddisfazione (3)
- equo processo (7)
- estradizione (29)
- euro (2)
- extraordinary renditions (11)
- famiglia (12)
- fecondanzione omologa (2)
- frodi (2)
- genocidio (4)
- giurisdizione (4)
- giurisdizione civile (13)
- giustizia (10)
- guerra civile (1)
- immigrazione (45)
- immunità (9)
- immunità organi dello Stato (8)
- immunità organizzazioni internazionali (7)
- immunità Stati esteri (30)
- insolvenza transfrontaliera (2)
- interesse superiore dei minori (2)
- interesse superiore del minore (4)
- interpretazione dei trattati (1)
- kafala (4)
- libera circolazione (37)
- libera concorrenza (1)
- libertà di espressione (43)
- libertà di religione (13)
- libertà di stampa (64)
- libertà personale (1)
- Libia (3)
- libri (1)
- mandato di arresto europeo (58)
- marchi (4)
- matrimonio (8)
- mercati finanziari (3)
- mercenari (1)
- minaccia alla pace (1)
- minoranze (1)
- minori (6)
- NATO (2)
- obbligazioni alimentari (3)
- ONU (36)
- organizzazioni internazionali (12)
- Palestina (4)
- parità di trattamento uomo donna (3)
- Patto sui diritti civili e politici (2)
- peacekeeping (1)
- pena di morte (4)
- pirateria (9)
- privacy (1)
- procreazione assistita (12)
- proprietà intellettuale (1)
- protezione dati (7)
- protezione diplomatica (1)
- protezione umanitaria (2)
- pulizia etnica (1)
- rapporti familiari (4)
- Rapporti tra diritto interno e diritto internazionale (91)
- rapporti tra diritto interno e diritto Ue (67)
- Rapporti tra ordinamenti (398)
- razzismo (5)
- regolamento 1215/2012 (5)
- regolamento 44/2001 (29)
- regolamento n. 1346/2000 (1)
- regolamento n. 2201/2003 (9)
- regolamento n. 864/2007 (1)
- responsabilità di proteggere (3)
- responsabilità sociale di impresa (1)
- riciclaggio (6)
- riconoscimento (2)
- riconoscimento qualifiche professionali (13)
- riconoscimento sentenze straniere (19)
- rinvio pregiudiziale (1)
- risoluzione alternativa delle controversie (1)
- Schengen (1)
- Senza categoria (94)
- sicurezza alimentare (1)
- sottrazione internazionale di minori (30)
- straniero (4)
- strumenti finanziari (1)
- terrorismo internazionale (24)
- tortura (17)
- trattamenti disumani e degradanti (2)
- Trattato UE (2)
- Tribunale per l'ex Iugoslavia (4)
- Tribunale Ue (6)
- Tribunali penali internazionali (2)
- Uncitral (2)
- Unctad (1)
- Unione europea (627)
- UNODC (1)
- uso della forza (3)
- violenza contro le donne (9)
Aggiungi un commento