Estradizione: sì alla messa in libertà se sono scaduti i termini di consegna

Via libera al controllo giurisdizionale sulla misura coercitiva prevista in vista dell’estradizione. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, sesta sezione penale, con la sentenza n. 45951, depositata il 19 novembre 2015 (45951). Ad avviso della Cassazione, la Corte di appello ha agito correttamente nello stabilire la perdita di efficacia della misura cautelare  disposta per un cittadino straniero nei confronti del quale era stato già adottato il provvedimento favorevole all’estradizione. La Cassazione ha riconosciuto la legittimità del controllo sullo status libertatis nella fase successiva alla definitività della decisione di estradizione nei casi in cui siano scaduti i termini di consegna da parte dello Stato richiedente e ha chiarito che, una volta scaduto il termine di quindici giorni previsto per la consegna, decorrente dalla data stabilita dal Ministro, se lo Stato richiedente non presenta una domanda di proroga, la misura cautelare perde efficacia in linea con la Convenzione europea di estradizione.

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