Futuro della CEDU: diffusi gli atti della conferenza di Oslo

Quale futuro attende la Corte europea dei diritti dell’uomo? Come si evolverà il dialogo tra Corti nazionali e Strasburgo? Quale ruolo avranno i parlamenti nazionali nell’attuazione dei diritti convenzionali e nell’esecuzione delle sentenze? A questi interrogativi hanno provato a dare una risposta studiosi e giudici intervenuti nella Conferenza di Oslo del 7-8 aprile 2014, organizzata dal Consiglio d’europa e dal Centro di ricerca norvegese Pluricourts, della quale sono oggi raccolti e pubblicati gli atti (Proceedings-Oslo-2014).  Il volume di oltre 200 pagine scandaglia i successi e le sfide che attendono la Corte tenendo conto della prospettiva interna (si veda la relazione del Presidente della Corte Dean Spielmann) ed esterna. Al centro dell’attenzione non solo le prospettive di miglioramento in ordine al funzionamento della Corte da qui al 2030 ma anche la fase centrale dell’attuazione delle sentenze sul piano interno. Su questo punto si sono soffermati la prof.ssa Dinah Shelton che ha analizzato il ruolo della stessa Corte europea dei diritti dell’uomo nella fase dell’esecuzione delle sentenze, la prof. Elisabeth Lambert-Abdelgawad sul ruolo del Comitato dei ministri ed Alice Donald sull’attività dei parlamenti nazionali.

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