La Commissione europea mette mano al diritto societario. E lo fa con l’adozione di una proposta di modifica delle direttive 2007/36/CE, relativa all’esercizio di alcuni diritti degli azionisti di società quotate e 2013/34/UE del 26 giugno 2013 relativa ai bilanci d’esercizio, ai bilanci consolidati e alle relative relazioni di talune tipologie di imprese (qui il testo della proposta società). Per Bruxelles è indispensabile innovare le norme sulla governance delle società quotate che ha mostrato non pochi difetti durante la crisi. Con l’obiettivo di favorire gli investimenti transfrontalieri. Da un lato, la Commissione punta a un taglio sulle retribuzioni degli amministratori, con compensi legati ai risultati e voce in capitolo degli azionisti e dall’altro lato a una governance efficiente con maggiori controlli e una riduzione dei rischi di conflitti di interesse. La proposta individua norme più rigorose per gli investitori nel segno della trasparenza. Nel caso di violazione delle norme, la proposta richiama la necessità che gli Stati stabiliscano sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive.
La Commissione ha anche adottato una raccomandazione sulla qualità informativa sul governo societario guidata dal principio “rispetta o spiega” (140409-cgrr_en9) e una proposta di direttiva sulle società a responsabilità limitata a socio unico, che modificherà la 2009/102 (140409). Le società di questo tipo saranno denominate, in modo comune a tutta Europa, “societas unius personae” (SUP). La proposta prevede la registrazione online (oggi non possibile in 12 Stati membri, inclusa l’Italia), senza inutili viaggi e con un evidente taglio dei costi amministrativi e di registrazione (si veda il documento di lavoro 140409-smcd_en). La Commissione ha predisposto un modulo standard, disponibile in tutte le lingue Ue. Le società dovranno essere costituite entro 3 giorni, con un requisito patrimoniale minimo di un euro.
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