Il ministro degli esteri cambia rotta sulla vicenda dei marò

Dopo le espressioni di giubilo per la sentenza della Corte suprema indiana del 18 gennaio 2013 che a tutti era sembrata come una sonora sconfitta italiana, salvo ai rappresentanti del ministero degli esteri e dopo aver ribadito all’indomani del ritorno in India dei due ufficiali italiani al termine della prima licenza natalizia sotto cauzione il ragguardevole comportamento delle istituzioni italiane e dei due fucilieri di Marina  improntato, sin dall’inizio, “alla più totale onestà e chiarezza” sia nei confronti del Governo che della magistratura indiani, il Ministro degli esteri Terzi cambia idea fuori tempo massimo e ordina ai due militari di non rientrare in India. Una scelta che è certo tardiva visto che arriva a un anno dagli episodi al centro della controversia (nota ministro degli esteri) ed è il segno di una mancata coerenza nel comportamento del Governo italiano. D’altra parte, non è certo la prima volta. Basti pensare che sulla vicenda di Cesare Battisti il Ministro Terzi non ha mai dato il via al ricorso alla Corte internazionale di giustizia consentendo, di fatto, al pluriomicida Battisti di vivere tranquillo in Brasile. Con buona pace dei familiari delle vittime.

Si veda il post del 21 gennaio 2013 http://www.marinacastellaneta.it/blog/i-militari-italiani-restano-in-india-lo-ha-deciso-la-corte-suprema-indiana.html, del 4 novembre 2012 http://www.marinacastellaneta.it/blog/accordo-tra-italia-e-india-sul-trasferimento-delle-persone-condannate.html e del 9 marzo 2012 http://www.marinacastellaneta.it/blog/nel-mare-internazionale-la-giurisdizione-allo-stato-della-bandiera.html

 

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