La Cassazione applica la sentenza della Corte dell’Aja nella controversia Germania – Italia

La Corte di Cassazione, prima sezione penale, con sentenza n. 32139 depositata il 9 agosto (2012_32139) dà esecuzione, suo malgrado, alla sentenza della Corte internazionale di giustizia del 3 febbraio 2012 nella controversia Germania contro Italia. La Corte dell’Aja aveva ritenuto che l’Italia, negando l’immunità dalla giurisdizione alla Germania nelle azioni avviate contro Berlino da parenti delle vittime di deportazioni durante la Seconda guerra mondiale e dichiarando l’esecutività di una sentenza greca su beni tedeschi in Italia avesse violato il diritto internazionale e, in particolare, la regola dell’immunità degli Stati dalla giurisdizione. La Corte internazionale ha imposto all’Italia di adottare una legge per rimediare alla violazione o di scegliere un altro mezzo idoneo a rispettare il dispositivo. La Cassazione, con la sentenza del 9 agosto, pur nutrendo non pochi dubbi sulla sentenza della Corte internazionale di giustizia che ha confinato “alla sua sola portata sostanziale” la norma di ius cogens che vieta le gravi violazioni dei diritti dell’uomo, privandola di effettività concreta, inizia ad adeguarsi. Pertanto la Cassazione ha annullato la sentenza della Corte  militare di Appello del 10 maggio 2011 con la quale si riconosceva la responsabilità penale di militari tedeschi e civile dello Stato per l’eccidio di 350 civili in Italia.  Tuttavia, per la Suprema Corte, la decisione dei giudici internazionali, che hanno rilevato una differenza tra norme sostanziali e procedurali, provoca un sicuro effetto negativo come  l’impunità degli autori dei crimini, escludendo inoltre che le norme di ius cogens possano incidere sull’immunità. In ogni caso, la sentenza va rispettata e la Cassazione si adegua e rende inefficace la pronuncia escludendo la giurisdizione italiana. In ultimo, però, la Corte di cassazione ci tiene a sottolineare la propria autonomia nella funzione giurisdizionale “da vincoli diretti e immediati scaturenti dal dictum della Corte internazionale di giustizia”.

Si veda il post del 6 febbraio http://www.marinacastellaneta.it/litalia-sconfitta-allaja.html

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