Su Punta Perotti il Governo chiede l’intervento della Grande Camera

La sentenza della Camera della Corte europea dei diritti dell’uomo sull’equa soddisfazione nel caso Punta Perotti depositata il 10 maggio 2012 (SUD FONDI S.R.L. e altri contro Italia, ricorso n. 75909/01) si è distaccata dalla pronuncia sul merito del 20 gennaio 2009 e contiene errori di valutazione e contrasti con la precedente giurisprudenza. Di conseguenza, il Governo italiano ricorre alla Grande Camera. E’ stato presentato il 3 agosto il testo del ricorso (Rappresentanza_richiesta_rinvioGrandeCameraSUD_FONDI) che deve ora passare attraverso il filtro di un collegio di cinque giudici della Grande Camera al quale spetta verificare se la controversia solleva un problema importante sull’interpretazione o l’applicazione della Convenzione o un problema importante di rilevanza generale.  Se il Collegio lo ritenesse ricevibile spetterà al massimo organo della Corte verificare se la pronuncia del 10 maggi0 2012 contiene errori di valutazione anche in ordine al previo esaurimento dei ricorsi interni, nonché sul calcolo dell’indennizzo che, secondo il Governo, dovrebbe essere valutato tenendo conto del valore dei terreni al momento in cui le società hanno perso il diritto di proprietà, senza includere i costi di costruzione degli immobili, in linea con la sentenza Guiso- Gallisay.

Si veda il post del 18 maggio 2012 http://www.marinacastellaneta.it/punta-perotti-vicenda-conclusa.html

Nessun commento

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *