Manifestazioni di massa: Strasburgo diffonde la prima raccolta sulla giurisprudenza CEDU

In quali casi gli Stati possono intervenire per limitare le dimostrazioni di massa per ragioni legate alla tutela di altri valori come l’ordine pubblico e la sicurezza? In quali situazioni si verifica una violazione del diritto alla libertà di riunione e di associazione garantito dall’articolo 11 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e dall’articolo 10 che assicura la libertà di espressione? Per fornire un quadro completo e aggiornato della giurisprudenza della Corte dei diritti dell’uomo è stata pubblicata una Guida con l’analisi della giurisprudenza di Strasburgo su tali questioni (Guide_Mass_protests_ENG). E’ la prima guida redatta con riguardo ai casi specifici delle manifestazioni di massa in luoghi pubblici. Il volume ricostruisce e analizza la giurisprudenza della Corte di Strasburgo scandagliando le diverse fasi delle dimostrazioni di massa: dall’organizzazione alla partecipazione e all’eventuale punizione. In un’epoca in cui aumentano i movimenti di protesta in tutto il mondo, la Corte procede a un riordino della giurisprudenza esaminando i casi in cui l’articolo 11, par. 2 ammette restrizioni che devono essere previste dalla legge, necessarie in una società democratica e al solo fine di garantire la sicurezza nazionale, l’ordine pubblico, la difesa dell’ordine e della prevenzione dei disordini e dei reati, per la protezione della salute o della morale o per la protezione dei diritti e delle libertà altrui. Una parte del volume è dedicata alla protezione dei partecipanti da forme di violenza tenendo conto che gli Stati non solo hanno un obbligo di non ingerirsi nella libertà di riunione, ma anche di adottare misure positive per consentire la partecipazione a tali manifestazioni.

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