Nasce un nuovo Stato: il Sudan del Sud

Dopo anni di conflitti, non del tutto cessati, il Sud Sudan conquista un’indipendenza effettiva e dal 9 luglio è ente sovrano, nato dalle macerie di un feroce conflitto civile terminato (?) con la firma del Comprehensive Peace Agreement del 2005 (http://unmis.unmissions.org/Portals/UNMIS/Documents/General/cpa-en.pdf) tra il Governo del Sudan e il People’s Liberation Movement e il People’s Liberation Army. L’accordo, che ha segnato la conclusione della guerra civile tra nord e sud, indicava la strada per l’indipendenza del Sud, passata attraverso il referendum del gennaio 2011. Ma il controllo del territorio (molto ricco) e i rapporti con Kartoum restano difficili e, certo, il Presidente Salva Kiir Mayardit dovrà coniugare sicurezza e tutela dei diritti fondamentali per assicurare una vera democrazia nel nuovo Stato che ha come capitale Giuba e che ha approvato la Costituzione transitoria il 7 luglio (http://www.goss.org/).

Intanto, il Consiglio di sicurezza, l’8 luglio, con risoluzione n. 1996 ha disposto l’istituzione della missione Onu per per la Repubblica del Sud Sudan (UNMISS, http://www.new-york-un.diplo.de/Vertretung/newyorkvn/en/__pr/Press_20releases/PM__2011/110708_20RES_20on_20UNMISS.html?archive=2990092) che avrà, almeno per il momento, una durata di un anno e sarà costituita da personale civile, di polizia e militare. L’obiettivo è rafforzare il Governo del Sudan del Sud che ha avviato le procedure per l’ammissione all’ONU e che si trova alle prese con continui conflitti con diversi gruppi armati, oltre a dover fronteggiare le pretese di al-Bashir, che ha partecipato alle cerimonie del 9 luglio malgrado l’incriminazione da parte della Corte penale internazionale, sulla ricchissima regione di Abyei.

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