No alle azioni contro l’Autorità palestinese dinanzi ai giudici Usa nei casi di tortura all’estero

La Corte suprema dice no alla competenza dei giudici Usa nel caso di ricorsi contro gruppi politici o organizzazioni chiarendo che i ricorsi possono essere presentati, in base al Torture Victim Protection Act del 1991 solo contro individui. E’ quanto stabilito nella sentenza del 18 aprile 2012 (http://www.supremecourt.gov/opinions/11pdf/11-88.pdf): l’azione era stata avviata dalla vedova e dal figlio di un palestinese, torturato e ucciso nella prigione di Gerico. Per la Suprema Corte, però, non era possibile citare in giudizio l’Autorità palestinese e l’OLP come avevano fatto la donna e il figlio perché l’azione nei casi di tortura deve essere avviata unicamente nei confronti di individui, presunti responsabili di tortura.

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