OIL: pubblicato il rapporto della Commissione di esperti sull’applicazione delle convenzioni dell’Organizzazione internazionale del lavoro

La Commissione di esperti indipendenti per l’applicazione delle convenzioni e delle raccomandazioni dell’Organizzazione internazionale del lavoro, costituita da 20 componenti, ha pubblicato, il 10 febbraio, un corposo rapporto sullo stato di attuazione delle misure adottate dall’Organizzazione negli Stati che hanno ratificato gli accordi o che sono destinatari delle raccomandazioni (ILO rapporto 2025). Nella prima parte del volume sono indicate le convenzioni e gli atti adottati con la specificazione degli Stati che hanno ratificato gli atti vincolanti, per poi soffermarsi su temi quali il lavoro forzato, l’eliminazione del lavoro minorile, l’orario di lavoro, le questioni salariali e legate alla salute nel luogo di lavoro. Spazio anche alle regole applicabili ai lavoratori migranti, ai sistemi di sicurezza sociale e ad altre categorie di lavoratori, con particolare attenzione alle donne.

Per quanto riguarda l’Italia la Commissione di esperti si è soffermata sull’applicazione della Convenzione n. 98 sul diritto all’organizzazione e alla contrattazione collettiva, ratificata con legge 23 marzo 1958, n. 367, avente ad oggetto “Ratifica ed esecuzione delle seguenti Convenzioni adottate dalla Conferenza dell’Organizzazione internazionale del lavoro: Convenzione concernente la libertà sindacale e la protezione del diritto sindacale (n. 87) San Francisco, 17 giugno 1948; Convenzione concernente l’applicazione dei principi del diritto di organizzazione e di negoziazione collettiva (n. 98) Ginevra, 8 giugno 1949”. In particolare, sono state considerate le note presentate dalla CGIL e dalla UIL che hanno segnalato taluni episodi in cui i sindacati non sono stati coinvolti nelle decisioni del governo su temi legati all’occupazione ed episodi volti a limitare il diritto di sciopero. Il Comitato ha anche analizzato i nuovi divieti derivanti dal decreto sicurezza e ha chiesto al Governo di fornire risposte adeguate. Sulla Convenzione internazionale del lavoro n. 111, concernente la discriminazione in materia di impiego e di professione adottata a Ginevra il 25 giugno 1958, ratificata con legge 6 febbraio 1963, n. 405, la Commissione ha indirizzato al Governo una richiesta al fine di verificare le motivazioni alla base dell’alto numero di dimissioni presentate da donne, per accertare se vi siano forme di discriminazione dirette e indirette. Zone d’ombra anche per l’attuazione della Convenzione n. 81 sull’ispezione del lavoro (ratificata con legge L. 02/08/1952, n. 1305) e per la Convenzione n. 129 sull’ispezione del lavoro (agricoltura) ratificata con legge n. 157 del 10 aprile 1981. In particolare, il Governo dovrà fornire informazioni sul numero di lavoratori stranieri irregolari identificati durante le ispezioni e sulle azioni prese, in particolare nel settore agricolo.

Esaminato il livello di attuazione nei diversi Stati, il volume si sofferma sull’interazione con gli organismi internazionali di controllo che operano all’interno delle Nazioni Unite per avere un quadro complessivo sull’applicazione degli obblighi internazionali in materia di diritti umani nel campo lavorativo.

Nessun commento

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *