Prosegue il lavoro per rafforzare l’efficacia e l’applicazione effettiva della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Dopo la dichiarazione di Interlaken, di Izmis, di Brighton e di Bruxelles (2015), sarà la volta di Copenaghen che il 12 e 13 aprile ospiterà la Conferenza di alto livello sull’attuazione e la riforma della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. In vista dell’incontro, il Presidente del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha chiesto alla Corte europea un parere sul progetto di Dichiarazione, che è stato presentato il 19 febbraio (Opinion_draft_Declaration_Copenhague ENG). La Corte ha condiviso diversi punti relativi al principio di sussidiarietà e in materia di nomina dei giudici ma, al tempo stesso, ha mostrato talune preoccupazioni. In particolare, la Corte europea non è convinta del richiamo inserito al par. 14 del progetto di Dichiarazione al rispetto delle tradizioni costituzionali degli Stati e a “circostanze nazionali”. Richiami che potrebbero aprire spazi eccessivi di discrezionalità in capo agli Stati.
Qui la pagina dedicata alle conferenze sinora svolte http://echr.coe.int/Pages/home.aspx?p=basictexts/reform&c=
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