Riforma della CEDU: al lavoro gli esperti

Proseguono i lavori del Comitato di esperti per la riforma della Corte europea dei diritti dell’uomo. Lo Steering Committee for Human Rights, riunitosi il 13-14 giugno 2013, ha discusso alcuni studi  preparati dal comitato di esperti che puntano a realizzare la Dichiarazione di Brighton e a migliorare il funzionamento della Corte soprattutto per rimediare al carico eccessivo piombato su Strasburgo. Una delle cause è dovuta di certo al comportamento degli Stati che non rispettano la Convenzione europea e non tengono conto della giurisprudenza di Strasburgo. Per favorire l’effettiva attuazione della Convenzione, il Comitato ha diffuso una Guida che raccoglie le buone prassi dei giudici interni al fine di assicurare rimedi interni nel segno del rispetto della Convenzione, che potrebbero essere prese a modello anche da altri Stati (DH-GDR(2013)R4-Addendum-II-Draft-Guide-to-Good-Practice-in-respect-of-domestic-remedies). Centrale una maggiore cooperazione tra Stati e Corte europea dei diritti dell’uomo per evitare l’incremento continuo di casi seriali (all’inizio del 2013 sono stati conteggiati ben 41.000 ricorsi ripetitivi, con un più 92% rispetto al 2010, dei quali il 64% riguarda la durata eccessiva dei processi DH-GDR(2013)R4-Addendum-I-Draft-CDDH-Report-on-systemic-issues). In questa direzione il Comitato sta lavorando sugli strumenti necessari per far acquisire maggiore consapevolezza agli operatori giuridici interni (DH-GDR(2013)R4-Addendum-III-Toolkit-to-inform-public-officials-about-the-State-obligations-under-ECHR).

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