Sicurezza interna nell’UE: ecco la strada da seguire

Criminalità organizzata. Terrorismo. Criminalità informatica. Sono questi i principali rischi per la sicurezza interna dell’Unione. Lo segnala la Commissione europea nel secondo rapporto sulla sicurezza interna presentato oggi (COM(2013)179, iss_second_report_com_2013_179_en) che mette a fuoco quanto è stato fatto e quanto c’è da fare. Per sradicare la criminalità è indispensabile seguire il denaro e, per questo, Bruxelles punta a una rapida approvazione della proposta di modifica della direttiva sul riciclaggio di denaro. Sul fronte della lotta alla criminalità informatica, nel 2013 è stato istituito il Centro europeo per la lotta a questa forma di criminalità. Necessario, poi, in tempi rapidi, dare seguito alla proposta di Bruxelles sulle modalità di attuazione della clausola di solidarietà (art. 222 TFUE) in modo che le situazioni di minaccia straordinaria che “oltrepassano le capacità di risposta degli Stati membri interessati” siano fronteggiate con maggiori capacità. In agenda, intanto, per il 2013, la presentazione del primo rapporto Ue sulla corruzione, la riforma di Eurojust e il regolamento sull’istituzione del Procuratore europeo.

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