Successioni internazionali: la Cassazione francese chiarisce i limiti all’applicazione della legge scelta dal de cuius

Designare una legge straniera che ignora la riserva per i legittimari in materia di successione non è contraria all’ordine pubblico francese. Per bloccare l’applicazione della legge scelta dal de cuius è necessario accertare se, nel caso concreto, gli effetti prodotti contrastino con i principi fondamentali dell’ordinamento.

Lo ha stabilito la Corte di Cassazione francese, prima sezione civile, con la sentenza n. 1004 depositata il 27 settembre (16-13.151, Arrêt n° 1004). A rivolgersi alla Suprema Corte erano stati i figli di un uomo che aveva registrato un testamento negli Stati Uniti, luogo della sua residenza abituale, costituendo un trust con la seconda moglie nel quale aveva stabilito che il coniuge sopravvissuto sarebbe stato l’unico beneficiario di tutti i beni della coppia. L’uomo era deceduto in California e i figli del primo matrimonio si erano rivolti ai giudici francesi chiedendo il rispetto della legittima prevista dalla legge d’oltralpe e la non applicazione della legge californiana in quanto contraria all’ordine pubblico. La Cassazione ha respinto il ricorso chiarendo che la scelta di una legge che non prevede la riserva non è in sé contraria all’ordine pubblico internazionale francese. Per la Suprema Corte è necessario verificare se l’applicazione concreta della legge scelta conduce “a una situazione incompatibile con i principi del diritto francese considerati come essenziali”. La Corte ha constatato che i figli, maggiorenni, non erano in una situazione di precarietà economica o di bisogno, che il de cuius risiedeva da trenta anni in California e che la maggior parte del patrimonio immobiliare era situato negli Stati Uniti. Così, la Suprema Corte ha concluso che non vi è stata alcuna contrarietà con l’ordine pubblico internazionale francese, salvaguardando la scelta di legge del de cuius.

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