Sull’indipendenza dei giudici interviene anche il Comitato dei Ministri

Assegnazione dei casi secondo criteri predefiniti e necessità di garantire l’indipendenza esterna e interna della magistratura. Anche il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa scende in campo per rafforzare la tutela della magistratura in tutta Europa. Dopo l’adozione della Magna Carta (v. il post del 28 novembre), il Comitato dei Ministri ha adottato, il 17 novembre 2010, la raccomandazione sull’indipendenza, l’efficienza e le responsabilità dei giudici (CMRec(2010)12E) con la quale oltre a individuare doveri e responsabilità dei magistrati, chiede agli Stati di punire ogni individuo che cerca di influenzare i giudici in maniera impropria. Per non compromettere, poi, la credibilità del sistema giudiziario dinanzi all’opinione pubblica, il Comitato ritiene che il potere legislativo ed esecutivo debba astenersi, nel commentare le sentenze, da critiche che possano minare l’indipendenza e la fiducia della collettivà nel sistema giudiziario. Necessario, poi, garantire che i procedimenti non siano sottratti al giudice naturale se non in base a criteri predeterminati, stabiliti dalla legge e con modalità trasparenti.

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