Taglio dei tempi nei procedimenti in via pregiudiziale a Lussemburgo

Un modello di buon funzionamento e di tempi processuali rapidi. La Corte di giustizia dell’Unione europea snocciola le statistiche giudiziarie 2014 e lo fa mettendo in risalto un ulteriore miglioramento, rispetto all’anno precedente, nella durata dei procedimenti in via pregiudiziale. Dalle statistiche diffuse ieri relative all’attività 2014 (statistiche) risulta che la durata dei procedimenti nei casi di rinvii pregiudiziali da parte dei giudici nazionali è stata di 15 mesi (16,3 nel 2013) e nei casi di procedimenti pregiudiziali d’urgenza di 2,2 mesi. Record sul fronte della produttività, con la definizione di 719 cause (701 nel 2013). Diminuiscono le cause sottoposte alla Corte. Nel 2014 sono arrivate a Lussemburgo 622 nuove cause (meno 11,1%), così come si constata una riduzione delle  cause pendenti che dalle 884 del 2013 arrivano a 787 nel 2014.

I miglioramenti nel funzionamento della Corte Ue sono dovuti a modifiche introdotte nel corso degli anni e, in particolare, a strumenti procedurali volti a garantire un’accelerazione della trattazione di determinate cause: dal rinvio pregiudiziale d’urgenza al giudizio in via prioritaria passando per i procedimenti accelerati e semplificati fino ad arrivare alla possibilità di pronunce rese senza le conclusioni dell’Avvocato generale.

Per quanto riguarda l’attività del Tribunale, da segnalare l’incremento nel volume di attività che segna un più 40% delle cause discusse rispetto al 2013. Le cause definite sono state 814 (702 nel 2013), quelle pendenti sono arrivate a 1.423 (1.325 nell’anno precedente). Stabile il numero delle cause promosse dinanzi al Tribunale della funzione pubblica (157, a fronte delle 160 nel 2013). Se il numero delle cause definite è diminuito, con 152 sentenze rispetto alle 184 del 2013, va segnalato che la durata media dei procedimenti è stata di 12,7 mesi a fronte dei 14,7 mesi del 2013.

Si veda il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/lussemburgo-celebra-lanno-piu-produttivo-nella-sua-storia.html

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