Traffico illecito di beni culturali: Bruxelles presenta una proposta di regolamento

La lotta al terrorismo internazionale passa anche attraverso misure funzionali a bloccare il traffico illecito di beni culturali che diventa, di frequente, strumento per finanziare attività terroristiche. Con l’obiettivo di mettere in campo misure più stringenti, la Commissione europea, il 13 luglio, ha presentato una proposta di regolamento sull’importazione dei beni culturali (COM(2017)375 cultural_goods_proposal_en), accompagnata da un allegato (annex) e da un documento di lavoro che passa in rassegna la normativa internazionale e quella di alcuni Stati inclusi gli Stati Uniti (SWD). La necessità di una simile iniziativa era stata già evidenziata nel Piano d’azione contro il finanziamento del terrorismo e serve anche a riempire un vuoto considerando che, salvo il regolamento n. 1210/2003 che, però, riguarda specifiche restrizioni relative all’Iraq e il regolamento n. 36/2012 relativo alla Siria, mancano norme comuni per regolare l’importazione di beni culturali da Paesi terzi. Nella proposta, indicato l’ambito di applicazione del testo, si punta a permettere l’ingresso dei beni culturali nello spazio doganale dell’Unione solo quando è stata rilasciata una licenza o il bene sia accompagnato da una dichiarazione di colui che importa. Tra le misure previste, è centrale la cooperazione tra le autorità competenti, con un continuo scambio di informazioni e la costituzione di un database.

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