Transizione ecologica: l’OIL mette in primo piano il ruolo delle imprese. L’Italia modello per le società benefit

Transizione verde attraverso gli interventi statali e della comunità internazionale, ma anche delle imprese, chiamate a svolgere un ruolo centrale nella protezione dell’ambiente e nel determinare una transizione giusta basata sull’equità. E’ quanto sostiene l’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) nel rapporto su “Greening Enterprises: Trasforming processes and workplaces” pubblicato il 14 novembre (ILO) nel quale si sottolinea che solo la trasformazione dei processi produttivi può condurre a un’effettiva realizzazione dell’Accordo di Parigi e all’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile. In questa svolta, è indispensabile un adeguato supporto normativo, con l’adozione, da parte degli Stati,  di regole vincolanti sui trasporti sostenibili, sugli acquisti verdi, su modelli aziendali sostenibili, incluso il telelavoro. Nel documento si sottolinea che, nel 2021, nove imprese su dieci hanno avviato azioni a sostegno della transizione verde, con una forte spinta della Norvegia, e che, tra i 65 Stati analizzati nel rapporto, l’Asia, l’Europa e l’America latina sono le regioni più attive nella sostenibilità sul luogo di lavoro. Sono poi le imprese di grandi dimensioni ad essere più coinvolte nell’adozione di misure funzionali all’utilizzo efficiente delle risorse. Questo – osserva l’Organizzazione internazionale del lavoro – per due motivi: l’accesso agevolato alla tecnologia verde e la presenza di obblighi imposti dalla legge più stringenti rispetto a quelli previsti per le piccole e medie imprese, più focalizzate sulla gestione efficiente dei rifiuti. Le imprese multinazionali, però, si trovano ad affrontare crisi dovute ai cambiamenti climatici e incertezze di un ritorno economico con riguardo agli investimenti sulle tecnologie verdi. Per quanto riguarda l’Italia, si sottolinea che è stato il primo Paese ad adottare una legislazione sulle società benefit, al fine di promuovere un nuovo modello per fare impresa “che cerca di perseguire un obiettivo economico e sociale, allontanandosi così dalla dottrina del primato degli azionisti”.

Nella parte finale del documento sono fornite raccomandazioni per supportare le imprese nell’adozione di buone pratiche in materia ambientale e  realizzare una transizione equa.

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