Tutela effettiva per le vittime di hate crime. Intanto, però, l’Italia annacqua il reato di negazionismo

Gli strumenti normativi ci sono ma non sempre, sul piano effettivo, è garantita una piena attuazione delle regole che vietano i cosiddetti crimini di odio. E’ l’Agenzia europea per i diritti fondamentali ad accendere i riflettori sull’effettiva tutela delle vittime e sulle lacune presenti negli ordinamenti nazionali, nonché sugli ostacoli applicativi nella giustizia da accordare alle vittime. In questa direzione, l’Agenzia con sede a Vienna ha adottato uno studio sulle misure per assicurare giustizia alle vittime di hate crime, tenendo conto della prospettiva degli operatori (fra-2016). L’Unione europea ha già adottato la decisione quadro 2008/913/Gai del 28 novembre 2008 sulla lotta contro talune forme ed espressioni di razzismo e xenofobia mediante il diritto penale, ma l’Agenzia mira ad accertare non solo gli strumenti preventivi e repressivi messi in campo negli Stati membri, ma anche la possibilità per le vittime di ottenere giustizia tenendo conto della direttiva 2012/29 del 25 ottobre 2012, che istituisce norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato, recepita in Italia con il decreto legislativo 15 dicembre 2015 n. 212.  E’ vero che in molti Stati sono stati inseriti reati ad hoc relativi agli hate crimes ma permangono alcune lacune.

Sul punto, per quanto riguarda l’Italia, oltre alla legge 13 ottobre 1975 n. 654 di ratifica ed esecuzione della convenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale (New York, 7 marzo 1966), con riguardo all’hate speech, il legislatore sta procedendo a inserire il reato di negazionismo. Tuttavia, la Commissione giustizia del Senato, nell’approvare in terza lettura il testo del disegno di legge che introduce l’aggravante del negazionismo, ha previsto che le condotte istigative possano essere contestate solo se avvenute “pubblicamente” (46089).

Si veda il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/hate-speech-ancora-troppe-le-lacune-nellattuazione-della-decisione-quadro-ue.html.

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