Adottato il piano di azione sull’economia circolare

Spazio europeo dei dati per le applicazioni circolari intelligenti. Catene di informazione e dati sui prodotti. Scelte informate e circolarità dei processi produttivi. Sono questi gli obiettivi che l’Unione europea punta a raggiungere con  il nuovo piano di azione per l’economia circolare adottato l’11 marzo (COM(2020)98), che mira alla neutralità climatica entro il 2050 (circular economy, economia circolare). Iniziano, quindi, i primi passi per attuare il Green Deal europeo, presentato l’11 dicembre 2019.

Alla base di ogni azione, garantire che la circolarità diventi la norma, per favorire la transizione verso l’economia verde, tenendo conto che – scrive la Commissione – interventi orientati al futuro potranno creare nuove opportunità commerciali e di lavoro. Il Piano d’azione, corredato da un allegato (allegato), si inserisce anche nel contesto della Strategia industriale dell’Unione e punta ad assicurare un aumento della competitività delle imprese nel rispetto della protezione dell’ambiente. In questa direzione, quindi, è necessario garantire la produzione di prodotti sostenibili e responsabilizzare i consumatori arrivando a una riduzione dei rifiuti. Taglio netto con l’economia lineare che ha portato a riutilizzare le materie secondarie solo con una percentuale del 12%. Bruxelles punta anche a interventi per fornire ai consumatori maggiori informazioni, favorendo la durata dei prodotti con l’affermazione, entro il 2021, del “diritto alla riparazione”. Nelle previsioni della Commissione, questi interventi potrebbero portare a un incremento del prodotto interno lordo entro il 2030 (0,5%) e creare nuovi posti di lavoro (700mila). La Commissione si propone di lanciare un database con le informazioni relative ai prodotti e, nel Piano di azione, analizza le peculiarità di settori come quello elettronico e dell’IT, degli autoveicoli, dell’imballaggio, della plastica, del tessile, delle costruzioni, degli alimentari e dell’acqua.

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