Antisemitismo in crescita in tutta Europa

L’antisemitismo aumenta in tutta Europa e gli Stati devono fare di più per arginare l’odio contro gli ebrei. Lancia l’allarme l’Agenzia europea per i diritti fondamentali nel rapporto annuale dal titolo “Antisemitism: overview of Antisemitic Incidents Recorded in the European Union 2010-2020” (Antisemitismo), presentato il 9 novembre, nel quale si sottolinea che alcuni Paesi continuano a non raccogliere i dati in modo corretto. Spiccano poi Ungheria e Portogallo che non raccolgono affatto i dati richiesti. Con il Covid-19 – si osserva nel rapporto – l’antisemitismo è cresciuto soprattutto online. Eppure solo 13 Stati membri hanno strategie nazionali o piani di azione per affrontare l’antisemitismo e solo Belgio, Cechia, Francia, Grecia, Ungheria e Paesi Bassi hanno avviato una cooperazione con le organizzazioni della società civile per individuare gli atti di antisemitismo. Il rapporto fornisce un aggiornamento sui dati relativi agli episodi di antisemitismo e illustra le regole internazionali e la situazione negli Stati membri. Per quanto riguarda l’Italia, gli atti di antisemitismo destano allarme se si considera che gli incidenti registrati nel 2010 erano 16 e nel 2020 (hanno in cui è cambiata la metodologia di raccolta dei dati) sono balzati a quota 101.

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