
Destinatari del corso sono, in particolare, magistrati, avvocati e laureati intenzionati ad approfondire i temi della cooperazione giudiziaria nell’ambito di crimini internazionali e del diritto penale internazionale, “rafforzando le competenze pratiche e teoriche, anche in prospettiva di crescita professionale e di accesso agli organismi giudiziari internazionali, quali la CPI ed Eurojust”. Sarà approfondito il sistema della Corte penale internazionale e di altri tribunali, i meccanismi relativi alle attività di indagine e lo svolgimento di procedimenti penali su crimini a livello nazionale. Non mancheranno focus sulla lotta al traffico di persone nel Mediterraneo, il coinvolgimento degli attori economici nella commissione di crimini internazionali, la definizione del crimine di ecocidio. Alcune lezioni saranno tenute in inglese ed è così richiesta una buona conoscenza di tale lingua. Tra i docenti, i maggiori esperti di giustizia penale internazionale tra i quali Fausto Pocar, già presidente del Tribunale penale internazionale per l’ex Iugoslavia, Rosario Aitala, giudice della Corte penale internazionale, Micaela Frulli, docente di diritto internazionale nell’Università di Firenze, Emanuela Fronza, docente dell’Università di Bologna, Paolina Massidda, dell’Ufficio difesa delle vittime della Corte penale internazionale, Maurizio Block, Procuratore generale militare presso la Corte di Cassazione. Ulteriori informazioni (incluso l’elenco completo dei docenti) sia sulle modalità di iscrizione sia sulle attività formative sono disponibili nel sito https://formazione.cnpds.it/
La partecipazione è gratuita, ma i posti sono limitati. La domanda di ammissione deve essere inoltrata compilando il modulo disponibile nel sito poc’anzi indicato. L’elenco degli ammessi sarà comunicato entro il 26 gennaio 2024. Il progetto è in corso di accreditamento presso gli Ordini degli avvocati.
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