Asilo, frontiere e immigrazione: divulgato il manuale aggiornato dell’Agenzia Ue per i diritti fondamentali

Pubblicata, il 16 dicembre, la nuova edizione del Manuale sul diritto europeo in materia di asilo, frontiere e immigrazione, che aggiorna le due precedenti edizioni (fra-2020-handbook-law-asylum-migration-borders-2020-ed_it). L’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali, con il Consiglio d’Europa e con la Corte europea dei diritti dell’uomo hanno proceduto a inserire gli importanti cambiamenti rispetto alla prima edizione del 2013, dovuti anche all’adozione di nuovi strumenti legislativi e a importanti interventi dei giudici Ue e dei giudici internazionali, al fine di favorire la corretta applicazione delle regole Ue e delle norme della Convenzione europea da parte di avvocati, magistrati, guardie di frontiere e altri operatori. Si tratta, così, di un aggiornamento della prima guida e si propone di diffondere le norme e la prassi applicativa nel settore per favorire, negli Stati membri, una corretta e migliore attuazione sia del diritto dell’Unione europea (con riguardo anche alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea), sia della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

La prima parte è dedicata alle questioni legate all’accesso nello spazio Ue, con particolare attenzione al funzionamento del sistema dei visti Schengen e alle operazioni in mare. La seconda parte è rivolta all’utilizzo dei sistemi informatici (incluso il meccanismo Eurodac) e all’analisi dei diritti dei migranti anche con riferimento al diritto all’informazione, all’accesso ai dati e al trasferimento di detti dati a terzi. Poi si entra nel cuore del problema, con un esame dei criteri per la determinazione del diritto di asilo e con un’analisi parallela della natura di rischio sia in base al diritto Ue sia in base alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Il capitolo 7 approfondisce le questioni del trattenimento e delle restrizioni alla libera circolazione e, quello successivo, le problematiche legate ai rimpatri forzati e alle modalità di allontanamento. L’ultima parte è rivolta alle persone con bisogni speciali come i minori non accompagnati, le vittime della tratta di esseri umani, le persone con disabilità, le vittime di tortura e le vittime di violenza di genere.

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