Circolazione delle informazioni degli enti pubblici senza limiti

Una modifica di prospettiva importante che cambia l’approccio del passato. Con la direttiva  2013/37/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, che modifica la direttiva 2003/98/ CE relativa al riutilizzo dell’informazione del settore pubblico (idirettiva), il legislatore dell’Unione prescrive agli Stati l’obbligo di consentire l’accesso ai documenti e l’obbligo di consentirne il riutilizzo, cambiando rotta rispetto al passato che attribuiva la scelta agli Stati. Con alcune limitazioni non solo nei casi di sicurezza dello Stato o di sanità pubblica ma anche con riguardo ai documenti su cui terzi hanno diritti di proprietà intellettuale. La direttiva fissa anche norme minime sul riutilizzo di materiale culturale pubblico (ad esempio quello dei libri delle biblioteche universitarie) e chiede una completa digitalizzazione dei documenti. Gli Stati hanno tempo fino al 18 luglio 2015 per recepire la direttiva che rafforzerà l’accesso alle informazioni degli enti pubblici anche con l’utilizzo di nuove applicazioni.

L’Italia ha recepito la direttiva 2003/98 con il Decreto legislativo 24 gennaio 2006 n. 36.

 

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