Controversia Bolivia-Cile: respinte le eccezioni preliminari di Santiago

La Corte internazionale di giustizia con sentenza del 24 settembre ha rigettato le eccezioni preliminari sollevate dal Cile e stabilito la propria giurisdizione per accertare se sussiste un obbligo giuridico dello Stato convenuto di negoziare con la Bolivia per assicurare l’accesso al mare (18746). A rivolgersi alla Corte, la Bolivia secondo la quale il Cile avrebbe un dovere di negoziare con La Paz la questione relativa all’accesso all’oceano Pacifico. Il Cile ha eccepito l’assenza di giurisdizione della Corte che, invece, con 14 voti favorevoli e 2 contrari, ha ritenuto sussistente la propria giurisdizione individuata nell’articolo XXXI del Patto di Bogotà del 30 aprile 1948 sulla soluzione pacifica delle controversie. La diatriba tra i due Paesi ha origini antiche ossia dall’adozione dei trattati di pace del 1904 e del 1929, a seguito dei quali La Paz ha perso l’accesso al mare e da tempo chiede al Cile di negoziare e cercare una soluzione alla controversia. Dal canto suo Santiago esclude l’esistenza di una controversia visto che la questione è già regolata dagli indicati Trattati. Superate le eccezioni preliminari del Cile, adesso la parola sul merito passa alla Corte dell’Aja.

Si veda il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/accesso-alloceano-pacifico-la-bolivia-si-rivolge-alla-corte-internazionale-di-giustizia.html

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