La Commissione europea guarda avanti e pensa allo sviluppo dello spazio Ue nel settore della giustizia per il 2020. Grazie alle nuove opportunità offerte dal Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, Bruxelles mira a innovare e rafforzare i risultati sin qui raggiunti nell’ambito della cooperazione giudiziaria civile e penale, nel segno del mutuo riconoscimento. In questa direzione, la Commissione europea ha lanciato ieri una consultazione pubblica per ricevere input e suggerimenti da operatori giuridici ed esperti, partendo da 5 documenti di lavoro. Uno riguarda la cooperazione civile (civil_law_en), l’altro quella penale (criminal_law_en), il diritto amministrativo (administrative_law_en), lo stato di diritto (rule_of_law_en) e la tutela dei diritti fondamentali (fundamental_rights_en). Anche grazie alle opinioni ricevute, la Commissione europea presenterà entro giugno 2014 una comunicazione sul nuovo Programma post Stoccolma nel settore giustizia.
Gli interessati possono inviare le proprie opinioni all’indirizzo e-mail JUST-ASSISES@ec.europa.eu entro la fine del 2013. Se s’intende fornire un contributo anche per il Forum europeo sul futuro della politica dell’Unione europea in materia di giustizia, in programma a Bruxelles il 21 e il 22 novembre 2013 (qui il programma http://ec.europa.eu/justice/effective-justice/files/agenda_assises_justice_2013_en.pdf), le opinioni devono essere inviate allo stesso indirizzo entro l’11 novembre. Per partecipare al dibattito sui social media si può utilizzare l’hashtag #EUJustice.
Ieri, intanto, il Consiglio ha approvato la direttiva relativa al diritto di accesso a un difensore nel procedimento penale e al diritto di comunicare al momento dell’arresto (si veda il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/diritto-a-un-difensore-nel-processo-penale-via-libera-alla-direttiva-ue-dagli-eurodeputati.html).
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