Le detenzioni segrete violano il diritto internazionale

Un fenomeno più diffuso del previsto. Che deve essere arginato e punito. Le detenzioni segrete finiscono nel mirino del Consiglio dei diritti umani Onu che sta analizzando il rapporto redatto da un gruppo di esperti (secret detention) nel corso della 14esima sessione che si svolge a Ginevra in questi giorni. Diversi gli Stati coinvolti in quella che è diventata una vera e propria prassi che, dietro la lotta al terrorismo internazionale, nasconde abusi e violazioni dei diritti umani. Il rapporto, che ricostruisce le violazioni del diritto internazionale commesse nell’attuazione di queste misure, ha utilizzato anche fonti governative provenienti da 44 Stati che hanno risposto a un questionario diffuso dal gruppo di esperti. Tra questi Stati, anche l’Italia, coinvolta nel caso Abu Omar. Il gruppo di esperti ha indicato alcune raccomandazioni che puntano alla protezione dei testimoni, all’adozione di misure di riparazione per le vittime e alla nomina di commissioni indipendenti all’interno degli Stati per fare luce su una pagina buia della lotta al terrorismo, mettendo da parte, per una volta, il segreto di Stato a favore dell’affermazione dello stato di diritto.

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