Extraordinary renditions: si pronuncia la CEDU – Extraordinary renditions: new ECHR judgments

Il sipario calato sulle extraordinary renditions è stato squarciato oggi da due nuove sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo che ha condannato la Lituania (Abu Zubaydah, n. 46454/11 CASE OF ABU ZUBAYDAH v. LITHUANIA) e la Romania (CASE OF AL NASHIRI v. ROMANIA) per violazione dell’articolo 3 (divieto di tortura e di trattamenti disumani e degradanti), dell’articolo 5 sulla libertà personale, dell’articolo 8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare), dell’articolo 13 (diritto a un ricorso effettivo), dell’articolo 6 (equo processo), dell’articolo 2 sul diritto alla vita e dell’articolo 1 del Protocollo n. 6 sul divieto di pena di morte. 

I fatti sono analoghi anche ad altri sui quali la Corte si è già pronunciata: messa a disposizione di luoghi sul territorio statale per le operazioni della Cia, transito in Afghanistan e poi Guantanamo. Ai ricorrenti – sottolinea la Corte – è stato negato ogni diritto e, sulle gravi violazioni, Lituania e Romania non solo hanno chiuso gli occhi sulle torture perpetrate durante la permanenza nelle prigioni segrete sul proprio territorio, ma non hanno svolto indagini effettive, malgrado gli obblighi derivanti dalla Convenzione europea. Con un supporto logistico e materiale e con comportamenti omertosi, i due Paesi hanno spianato la strada a forme di detenzione segrete, ad atti di tortura e alla consegna di individui presenti sul proprio territorio a Paesi in cui si pratica la pena di morte. Di qui le condanne e la richiesta di misure particolari, inclusa la pressione sugli Stati Uniti affinché i due ricorrenti godano degli standard internazionali a tutela dei diritti dell’uomo e sulla non applicazione della pena di morte. Ai due Paesi, condannati anche a versare 100mila euro a ciascun ricorrente, la Corte ha chiesto, inoltre, la riapertura delle indagini per individuare e punire i responsabili.

Si veda il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/italia-condanna-da-strasburgo-per-lextraordinary-rendition-di-abu-omar.html

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