Il Parlamento europeo seppellisce il Trattato ACTA

Niente da fare. Il Parlamento europeo ha detto no con una risoluzione adottata il 4 luglio (P7_TA-PROV(2012)0287, Acta) alla proposta di decisione del Consiglio sull’adesione dell’Unione europea e alla ratifica degli Stati membri al Trattato anti- contraffazione (ACTA, Anti-Counterfeiting Trade Agreement). E’ la prima volta che il Parlamento esercitata le sue nuove competenze in materia di trattati commerciali internazionali. L’Accordo ratificato da  Australia, Canada, Giappone, Repubblica di Corea, Stati Uniti messicani, Regno del Marocco, Nuova Zelanda,Repubblica di Singapore, Confederazione svizzera e  Stati Uniti d’America non potrà essere ratificato dagli Stati Ue. L’ACTA, sul quale è stato chiesto un parere alla Corte di giustizia Ue che deve ancora pronunciarsi, è stato sin dall’inizio al centro di una profonda divisione tra il cosiddetto popolo di internet e la tutela della proprietà intellettuale. Dal punto di vista giuridico il Trattato desta perplessità per la genericità di alcune affermazioni e per gli effetti negativi sui fornitori di servizi internet tenuti a fornire i nominativi di chi sta infrangendo i diritti di proprietà intellettuale e sull’eventuale interruzione del commercio di medicinali generici.

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