Al via la seconda consultazione dell’Ufficio della Procura della Corte penale internazionale sulla responsabilità per crimini ambientali. Il Procuratore Karim Khan punta ad adottare un nuovo policy paper su tali crimini per avere una guida al fine di garantire un approccio sistematico nella gestione. In particolare – si precisa nel comunicato stampa – il policy paper dovrebbe essere strumentale a garantire la trasparenza e la prevedibilità del lavoro della Procura alla luce dello Statuto e delle altre regole di diritto internazionale. Inoltre, per chiarire il quadro esistente, nel documento saranno considerate le sentenze e le attività delle altre giurisdizioni, incluse quelle interne, tenendo conto che i gravi crimini internazionali arrecano anche danni significativi all’ambiente come dimostra il caso dell’avvelenamento dei pozzi e delle riserve di acqua nel Darfur.
Un primo draft è stato redatto anche al fine di guidare coloro che intendono contribuire a migliorare il testo e di focalizzare l’attenzione su questioni più specifiche (Draft). Il Procuratore, su tale questione, si avvale anche dello Special Adviser, il professore Kevin Jon Heller.
L’iniziativa era stata lanciata nel febbraio 2024 e la Procura ha già raccolto 80 contributi. Ora parte la nuova consultazione: coloro che intendono partecipare devono inviare le proprie osservazioni entro il 21 febbraio 2025 a quest’indirizzo otpecpolicy@icc-cpi.int.
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