Le sanzioni immediate per i bilanci non depositati sono compatibili con il diritto Ue

L’applicazione di sanzioni immediate nei confronti di succursali di società per azioni con sede in un altro Paese membro è conforme al diritto dell’Unione e non viola il diritto alla tutela giurisdizionale effettiva. Lo ha stabilito la Carta di giustizia dell’Unione europea nella sentenza del 26 settembre (C-418/11, texdata) con la quale la Corte ha effettuato una ricognizione del rapporto tra sanzioni per violazione delle regole in materia di pubblicità contabile delle società con la Carta dei diritti fondamentali e il diritto di stabilimento. Il Tribunale di Innsbruck aveva inflitto un’ammenda alla società Texdata, con sede in Germania e succursale in Austria, che non aveva depositato i conti annuali presso il tribunale che curava il registro delle società. L’impresa aveva contestato la sanzione perché aveva depositato il registro subito dopo e non aveva ricevuto un sollecito preventivo. Per la Corte di giustizia l’immediatezza della sanzione è del tutto compatibile con il diritto dell’Unione e della stessa Carta anche tenendo conto che la sanzione deve avere un carattere deterrente e quindi spingere in futuro le società a fornire un’adeguata pubblicità ai propri bilanci anche a tutela dei terzi.

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