L’Italia ratifica la Convenzione sulle sparizioni forzate ma non introduce il reato ad hoc nel codice penale

Pubblicata la legge di ratifica della Convenzione del 20 dicembre 2006 (in vigore sul piano internazionale dal 23 dicembre 2010) per la protezione di tutte le persone dalle sparizioni forzate. Con legge n. 131 adottata il 29 luglio 2015, l’Italia provvede a colmare un ingiustificabile ritardo e lo fa con un rinvio alla Convenzione, senza procedere all’introduzione della specifica fattispecie di reato di questa pratica nell’ordinamento, ma limitandosi ad adottare, congiuntamente all’autorizzazione alla ratifica, l’ordine di esecuzione (legge n. 131). Sarà pure vero che già alcuni reati elencati nel codice penale, di fatto, inglobano la fattispecie prevista dalla Convenzione (anche se manca un identico caso), ma sarebbe stato necessario procedere all’adozione di una norma ad hoc considerando le particolarità della fattispecie della “sparizione forzata” definita come “l’arresto, la detenzione, il rapimento o ogni forma di privazione della libertà commessa da agenti dello Stato, da persone o gruppi di persone che agiscono con l’autorizzazione, il sostegno o l’acquiescenza dello Stato”. Inoltre, se si tratta di una pratica diffusa e sistematica, la fattispecie deve essere considerata come crimine contro l’umanità. Il ritardo italiano era stato anche stigmatizzato dal Consiglio per i diritti umani dell’Onu a marzo di quest’anno quando aveva inviato le raccomandazioni al termine dell’esame del rapporto italiano riguardante la revisione periodica universale sul rispetto dei diritti umani (G1423937).

Il Trattato prevede il divieto di estradizione o di espulsione in un Paese in cui un individuo corra il rischio di essere sottoposto a sparizioni forzate e dispone il divieto assoluto di ogni forma di detenzione segreta, nonché l’obbligo per lo Stato di ricerca e di risarcimento alle vittime e ai loro familiari.

L’Italia non ha effettuato la dichiarazione di accettazione della competenza del Comitato ad hoc predisposto dalla Convenzione affinché individui o Stati possano presentare comunicazioni contro l’Italia per violazione della Convenzione.

Qui il testo del Trattato con la traduzione non ufficiale in italiano (convenzione)

Si vedano i post http://www.marinacastellaneta.it/blog/il-consiglio-per-i-diritti-umani-spedisce-allitalia-ben-193-raccomandazioni.htmlhttp://www.marinacastellaneta.it/blog/litalia-presenta-allonu-il-rapporto-sullo-stato-dei-diritti-umani.html.

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