L’obiettivo è rafforzare la cooperazione e il coordinamento tra le Nazioni Unite e l’Unione europea nelle missioni di pace. A questo si rivolge l’accordo quadro tra le due organizzazioni che rafforza il reciproco sostegno nell’ambito delle rispettive missioni e operazioni sul campo (Accordo quadro). L’accordo, pubblicato, insieme alla decisione PESC 2020/1726 (Decisione Missioni) sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea L 389 del 19 novembre 2020, dà seguito all’avvio dei negoziati del 5 marzo 2015. Al centro dell’Accordo quadro, l’istituzione di un sistema per il reciproco sostegno in materia di logistica, amministrazione e sicurezza da parte delle operazioni di pace e delle missioni politiche delle Nazioni Unite e, al tempo stesso, delle operazioni di gestione militare e civile delle crisi della politica di sicurezza e di difesa comune dell’Unione europea. Gli interventi mirano ad assicurare un reciproco supporto nelle situazioni di crisi e post-conflitto sul campo e saranno realizzati con modalità e disposizioni finanziarie concordate caso per caso e stabilite in accordi di esecuzione tecnica specifici per la missione. L’Unione, in linea con la decisione (PESC) 2015/528 del Consiglio, potrà avvalersi del meccanismo Athena, che si occupa dell’amministrazione dei costi comuni e di quelli a carico degli Stati delle operazioni UE che hanno implicazioni nel settore militare o della difesa.
L’Accordo quadro è completato da quattro allegati: il primo contiene le categorie di beni, forniture o servizi di logistica che possono essere oggetto di prestazione e il secondo le categorie di materiali che possono essere trasferiti. Il terzo specifica quanto previsto nell’accordo, precisando il principio guida di ogni misura per garantire che gli interventi siano guidati dalla diligenza dovuta in materia di diritti umani delle Nazioni Unite. L’allegato quattro chiude il testo con l’indicazione dei punti di contatto Onu e Ue.
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