Protocollo n. 16 CEDU: uno studio della Cassazione

Il 2 ottobre 2013 è stato aperto alla firma il Protocollo n. 16 alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo che permetterà di introdurre un meccanismo per certi aspetti simile al rinvio pregiudiziale previsto nel sistema della Corte di giustizia dell’Unione europea. Il Protocollo, che per entrare in vigore ha bisogno della ratifica di 10 Stati, è stato firmato da Italia, Francia, San Marino, Slovacchia, Slovenia e Armenia. Inizia adesso in Italia l’iter per la ratifica. In questa prospettiva, per fare chiarezza sul nuovo meccanismo, l’ufficio studi della Corte di cassazione ha diffuso una relazione sul Protocollo (Relazione III_02_13). Con il nuovo meccanismo, i giudici nazionali, seppure con talune limitazioni, potranno sospendere il procedimento in corso e rivolgersi alla Corte europea per chiedere un parere consultivo su una questione relativa all’applicazione della Convenzione europea e dei suoi Protocolli. Restano però alcune ombre perché è lasciata  ampia libertà agli organi giurisdizionali sul seguito da dare al parere emesso dalla Corte europea, con la conseguenza che un parere della Corte potrebbe essere disatteso, lasciando però intatta la possibilità per il singolo di avviare, sussistendo le condizioni, un ricorso a Strasburgo sull’eventuale violazione di un diritto convenzionale. L’art. 1 del Protocollo prevede che ogni Parte contraente comunichi al momento della firma o del deposito della ratifica l’elenco degli organi giurisdizionali che possono sollevare una questione dinanzi alla Corte di Strasburgo, tenendo conto – come sottolineato nella relazione della Cassazione – che deve trattarsi esclusivamente “delle più alte giurisdizioni” di ogni Stato. Alla relazione è allegato il testo del Protocollo in versione italiana.

Si veda il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/nel-segno-del-dialogo-tra-corti-approvato-il-protocollo-n-16.html nonché http://www.marinacastellaneta.it/blog/corte-europea-verso-lintroduzione-di-un-sistema-ispirato-al-rinvio-pregiudiziale-ue.html

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