Pubblicate le statistiche sui casi di competenza ICSID

Il Centro internazionale per la risoluzione delle controversie sugli investimenti (International Center for Settlement of Investment Disputes, ICSID), istituito con la Convenzione di Washington del 1965, ha pubblicato il documento che contiene le statistiche relative ai casi registrati nel 2023, nonché un’analisi dei casi a partire dal 1972 (ICSID 2024). Tale rapporto è pubblicato due volte all’anno ed è funzionale a dare conto dei casi gestiti dall’ICSID, con particolare attenzione all’individuazione della base giurisdizionale per attivare questo sistema di soluzione delle controversie, ai settori economici coinvolti, ai risultati raggiunti e ad altri dati relativi alle designazioni degli arbitri. Nel 2023 sono stati registrati 57 nuovi casi (41 nel 2022), tre dei quali nell’ambito delle regole aggiuntive della struttura dell’ICSID, nonché un caso di conciliazione. Il numero totale di casi è di 967.

L’ICSID ha fatto ricorso anche a regole arbitrali “non ICSID” come quelle della Commissione delle Nazioni Unite per il diritto commerciale internazionale (UNCITRAL) che hanno interessato 14 casi e ad altri sistemi di arbitrato previsti in altri trattati (6 casi).

Per quanto riguarda i settori interessati, il maggior numero di controversie ha avuto al centro, in linea con il passato, il settore estrattivo, quello energetico, quello delle costruzioni, dei trasporti, della finanza, dell’informazione e delle comunicazioni e del turismo. Il 40% di nuove controversie è stato inquadrato nell’ambito di un trattato bilaterale sugli investimenti (BIT) e altri nell’ambito di trattati multilaterali come l’Accordo di libero scambio nord-americano e la Carta dell’energia. La percentuale di sentenze di accoglimento, a favore degli investitori, è stata del 55%, mentre il 31% di casi è stato respinto e nel 14% è stata esclusa la giurisdizione.

Nel 2023, gli Stati più coinvolti erano collocati nell’America centrale (con l’Honduras coinvolto in 9 casi) e nei Caraibi, nel Nord America (con Messico a 10 casi), in Sud America, nell’Africa sub-sahariana, nell’Est Europa e nell’Asia centrale, nell’Europa occidentale (1 caso l’Italia), nel Medio Oriente e nel Nord Africa. 

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