Pubblicato uno studio su blockchain e privacy – Blockchain and the General Data Protection Regulation

I nuovi strumenti di pagamento sono ormai una realtà, ma è necessaria una maggiore consapevolezza sui rischi che possono essere causati, in particolare con riguardo alla tutela dei dati personali. Per approfondire l’impatto di questa tecnologia sulla privacy, il Parlamento europeo ha pubblicato uno studio su “Blockchain and the General Data Protection Regulation” con l’obiettivo di individuare i problemi applicativi legati alle regole già esistenti (EPRS_STU(2019)634445_EN). Il nuovo studio, redatto da Michèle Finck, prova a verificare con quali modalità può essere garantito il rispetto degli articoli 16 e 17 del regolamento n. 2016/679 sulla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati (regolamento GDPR, General Data Protection Regulation, applicabile dal 25 maggio 2018) quando si utilizza la blockchain che rende molto difficile modifiche unilaterali per assicurare l’integrità delle operazioni. Approfonditi gli aspetti legati alla tecnologia alla base della blockchain, nel volume sono messi in risalto i possibili conflitti con le regole sul trattamento dati e la necessità di procedere a un’interpretazione della nozione di cancellazione prevista dall’articolo 17 del regolamento che disciplina il diritto all’oblio. Da chiarire, poi, se i dati criptati possano essere classificati tra i dati personali e se sia possibile utilizzare il sistema blockchain per attuare la stessa protezione dei dati personali.

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