Quadro di valutazione europeo della giustizia: l’Unione europea punta a una giustizia efficiente per la crescita economica

L’Unione europea ormai declina tutto in termini economici. E punta su una giustizia efficiente come strumento per la crescita economica. Con quest’obiettivo la Commissione europea ha adottato lo “European Justice Scoreboard” (http://ec.europa.eu/justice/effective-justice/files/justice_scoreboard_communication_en.pdf) che raccoglie dati sul funzionamento nella giustizia nel settore civile, commerciale e amministrativo nei 27 Stati membri. A maggio, poi, Bruxelles redigerà le raccomandazioni specifiche per i singoli Paesi e a novembre 2013 terrà una conferenza di alto livello sul ruolo della giustizia nell’Unione europea. E’ la prima volta che la Commissione europea si cimenta in una simile impresa, lasciata in passato al Consiglio d’Europa. Il meccanismo di raccolta dati è stato svolto sul modello del CEPEJ, con l’invio di questionari alle autorità competenti (cepej_study_justice_scoreboard_en). Per quanto riguarda l’Italia, si conferma la grave situazione per la durata dei processi e i costi elevati per l’avvio di imprese. Considerando i dati relativi alla durata dei processi nel settore civile, commerciale e amministrativo, in primo grado la durata media nel 2010 è stata di 395 giorni a fronte di 147 giorni relativi alla media Ue nel 2011, in secondo grado 1.242 giorni (2010) contro i 156 giorni per la media Ue, in terzo grado 1.231 giorni a fronte di 207 giorni come media Ue.

Si veda il post del 7 gennaio 2013 http://www.marinacastellaneta.it/blog/una-bussola-sulla-durata-ragionevole-dei-processi.html

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