Queste le buone prassi per combattere la corruzione negli Stati Ue. Verso una modernizzazione delle regole esistenti

Ventisette esempi di buone prassi seguite dagli Stati membri dell’Unione europea per combattere la corruzione. Con buoni risultati sia sotto il profilo della prevenzione sia su quello della punizione. Su iniziativa della Commissione europea queste best practices sono state raccolte in un manuale, presentato il 15 febbraio (Handbook), che si propone di fornire una guida agli operatori e alla società civile per fronteggiare questo crimine che affligge tutti gli Stati membri e che costa tra i 179 miliardi e i 990 miliardi di euro l’anno, che vuol dire quasi il 6% del prodotto interno lordo. Individuati gli strumenti normativi Ue più rilevanti come la decisione quadro 2003/568/Gai del Consiglio, del 22 luglio 2003, relativa alla corruzione nel settore privato (recepita in Italia con il decreto legislativo 15 marzo 2017, n. 38) e la direttiva Ue 2019/1937 del 23 ottobre, che completa il quadro di interventi in questo settore, assicurando la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione, lo studio passa a individuare le risposte concrete fornite dagli Stati membri. In questa direzione, sono state raccolte le pratiche messe in atto dagli Stati e sono state raccolte in 8 diversi temi o approcci contro la corruzione, accompagnati da una trattazione teorica anche al fine di assicurare la trasferibilità delle prassi. Molti Paesi puntano alla trasparenza dei dati e all’attività delle autorità nazionali che lottano contro la corruzione. Il Manuale è stato commissionato da Bruxelles al team di Ecorys e dal Local Research Correspondents on Corruption ed è stato scritto da diversi autori. Tra i temi trattati, dopo l’inquadramento delle regole esistenti nel contesto Ue, il rafforzamento nell’impegno per la soluzione dei conflitti di interesse che spesso vanno di pari passo con i fenomeni di corruzione e assicurare adeguate garanzie per i whistleblowers, senza i quali, molto spesso, sarebbe difficile individuare i casi di corruzione. 

Accanto a questo volume, la Commissione europea ha pubblicato, il 3 gennaio 2023 lo studio su “Strengthening the fight against corruption: assessing the EU legislative and policy framework”. Inoltre, il 20 gennaio la Commissione aveva aperto una call for evidence per raccogliere opinioni e proposte per migliorare la lotta alla corruzione che si è chiusa il 17 febbraio. L’obiettivo è presentare una nuova comunicazione (qui le risposte (https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/13677-Communication-on-fighting-corruption-in-the-EU_en) e modernizzare la legislazione Ue (https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/13674-Fighting-against-corruption-in-the-EU-updated-rules_en). La Comunicazione della Commissione dovrebbe essere presentata entro la prima metà del 2023.

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