Ritorno del minore: la Corte suprema inglese si pronuncia sulla competenza residua

La Corte suprema inglese interpreta il regolamento n. 2201/2003 del 27 novembre 2003 relativo alla competenza, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale. E lo fa con la sentenza depositata il 9 settembre [2013]UKSC60 (UKSC_2013_0106_Judgment) con la quale la Suprema Corte riconosce la giurisdizione dei giudici inglesi in una questione di ritorno del minore malgrado quest’ultimo non abbia la residenza abituale in Inghilterra. La vicenda riguarda una coppia il cui marito ha una doppia nazionalità inglese e pachistana e la moglie solo pachistana con un permesso di soggiorno in Inghilterra. La coppia aveva avuto quattro figli. Dopo alcuni dissapori con il marito che tornava sempre più spesso in Pakistan, la moglie era rientrata momentaneamente in Pakistan per accudire il padre malato ma aveva consegnato i passaporti non potendo rientrare in Inghilterra. La donna grazie all’intervento di alcune organizzazioni inglesi era riuscita a tornare in Inghilterra e i giudici inglesi avevano emesso un ordine di ritorno dei minori in Inghilterra. Il padre aveva eccepito l’assenza di giurisdizione dei giudici inglesi sul presupposto che l’art. 8 del regolamento n. 2201/2003 attribuisce la competenza generale in materia di responsabilità genitoriale alle autorità giurisdizionali dello Stato membro nel quale il minore risiede abitualmente. La Corte di appello aveva accolto il ricorso solo con riguardo a un figlio che era nato in Pakistan ed era sempre vissuto lì a causa del fatto che il padre non lo aveva fatto rientrare con la madre. Di qui l’azione dinanzi alla Corte suprema che ha dato ragione alla madre e rimesso la questione all’High Court of England chiedendo di valutare la necessità di esercitare la giurisdizione, in ragione dell’eccezionalità della vicenda, sul presupposto della nazionalità inglese malgrado il minore non avesse mai avuto la residenza abituale in Inghilterra. Ad avviso della Suprema Corte, in base all’articolo 14 del regolamento n. 2201/2003, considerando che il minore è cittadino inglese le autorità giurisdizionali nazionali hanno titolo per pronunciarsi anche in assenza della residenza abituale sul territorio inglese.

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