Unioni registrate: cammino ancora lungo

Tutto in salita il percorso per arrivare all’approvazione dei regolamenti sugli effetti patrimoniali delle unioni registrate e del regime patrimoniale tra coniugi. Nella sessione plenaria del 10 settembre, il Parlamento europeo ha proposto numerosi emendamenti al testo della Commissione. In particolare, nella risoluzione legislativa del Parlamento europeo sulla proposta di regolamento del Consiglio relativo alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni in materia di effetti patrimoniali delle unioni registrate (unioni registrate), gli eurodeputati hanno tenuto a sottolineare che il riconoscimento degli effetti patrimoniali delle unioni registrate non influenza in alcun modo le norme interne sul matrimonio e le scelte dei legislatori nazionali che decidono di non concedere valore giuridico alle unioni di fatto, specificando altresì che si tratta di una forma del tutto diversa dal matrimonio. Per quanto riguarda le questioni relative alla legge applicabile, ampio spazio è dato alla scelta delle parti e alla residenza abituale. Nella stessa direzione anche la risoluzione relativa al regolamento sulla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni in materia di regimi patrimoniali tra coniugi (coniugi).

Va segnalato che il senato italiano ha trasmesso un documento nel quale si sottolinea che la proposta sulle unioni registrate è contraria al principio di sussidiarietà.

Si vedano i post http://www.marinacastellaneta.it/blog/passi-avanti-per-le-proposte-di-regolamento-per-le-coppie-internazionali.html e http://www.marinacastellaneta.it/blog/la-proposta-di-regolamento-ue-sugli-effetti-patrimoniali-delle-unioni-registrate-non-e-conforme-alla-carta-dei-diritti-fondamentali-dellunione-europea.html.

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