Sanzioni pecuniarie: la Commissione aggiorna le modalità di calcolo degli importi

La Commissione europea ha proceduto a un aggiornamento dei dati da impiegare  per il calcolo delle somme forfettarie e delle penalità che la Commissione propone alla Corte di giustizia dell’Unione europea nell’ambito dei procedimenti d’infrazione. Sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea dell’11 settembre, serie C 301, è stata pubblicata la Comunicazione della Commissione che – come chiarito nel documento – si basa sull’andamento dell’inflazione e del PIL di ciascuno Stato membro e del Regno Unito che rispecchiano la rispettiva capacità finanziaria (somme forfettarie). La Commissione ha precisato che le “statistiche relative al tasso di inflazione e al PIL da utilizzare sono quelle stabilite due anni prima dell’aggiornamento («regola t-2»), cioè il 2018, in quanto due anni costituiscono l’intervallo di tempo minimo necessario per disporre di dati macroeconomici relativamente stabili”. L’importo forfettario di base uniforme per il calcolo della penalità è fissato a 3.154 euro, quello per il calcolo dell’importo giornaliero mirante alla fissazione della somma forfettaria è fissato a 1.052 euro, mentre il fattore speciale e la somma forfettaria minima per ciascuno dei 27 Stati membri dell’UE e per il Regno Unito varia da Paese a Paese secondo i dati riportati nella tabella redatta dalla Commissione. Per l’Italia, il fattore speciale «n» è di 2,91 e la somma forfettaria minima di 7.596 euro.

Le cifre aggiornate sono applicate a partire dalla data di adozione della Comunicazione.

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