Euroregolamentazione per le criptovalute: Bruxelles presenta il suo piano d’azione

Bruxelles punta a norme comuni sulle criptovalute, con l’attribuzione di una sorta di passaporto Ue, per evitare che iniziative private finiscano per incidere negativamente sulla stabilità finanziaria e sugli investitori. La Commissione europea, il 24 settembre, ha presentato, nell’ambito di un pacchetto di misure relative al mercato dei capitali, una proposta di regolamento sulle criptovalute (che andrà anche a modificare la direttiva 2019/1937 sulla protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione), strettamente collegate alla blockchain (COM(2020)593, criptovalute), con ciò aprendo all’utilizzo regolamentato di questi nuovi strumenti nel quadro, però, di un controllo centralizzato e comune agli Stati membri. Con la fuga in avanti di Facebook, che ha avviato il progetto Libra, l’Unione europea non vuole perdere il controllo e lasciare spazio a una totale deregulation. Di qui la decisione di intervenire e mettere sul tavolo del Consiglio e del Parlamento Ue una proposta che permetterà, attraverso il passporting, agli operatori autorizzati in uno Stato membro di fornire i servizi in un altro Paese Ue. La proposta di regolamento ha la sua base giuridica nell’articolo 114 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea che si occupa del ravvicinamento delle legislazioni. Tra le misure previste, una procedura obbligatoria per i reclami e una tutela rafforzata per gli investitori nei confronti dei prestatori di servizi, con una vigilanza da attribuire allo Stato membro (che dovrà individuare un punto di contatto nazionale) in cui hanno sede i prestatori e un’applicazione di quanto stabilito dalla direttiva 2019/1937 anche al futuro regolamento. Nel caso di emittenti di criptovalute, con prezzo stabile e vincolato a una moneta (stablecoin), la sorveglianza è affidata all’Autorità bancaria europea. In base all’art. 118, inoltre, è attribuita piena competenza alla Corte di giustizia dell’Unione europea nel caso in cui l’Autorità bancaria infligga multe o sanzioni.

Qui l’allegato alla proposta (COM(2020)593/3, allegato) e qui la valutazione di impatto (valutazione di impatto).

 

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