L’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo (EASO) ha pubblicato due nuovi rapporti sulla situazione in Paesi di origine (Country of Origin Information, COI) in particolare in Russia. L’aggressione all’Ucraina e la mobilitazione di molti giovani ha determinato un aumento di richiedenti asilo da parte di cittadini russi a partire da settembre 2022. Prima dell’invasione russa – chiarisce l’EASO – le domande di protezione internazionale nell’UE, provenienti da cittadini russi, raggiungevano quota 600, mentre a seguito dell’inizio della guerra le istanze sono arrivate a circa 1.600, in particolare a settembre 2022. Di conseguenza, per supportare le autorità nazionali competenti a valutare le richieste per la protezione internazionale, l’EASO ha redatto due rapporti sulla Russia che tengono conto della situazione dal 24 febbraio 2022 al 15 novembre 2022. Il primo è incentrato sul servizio militare nella Federazione Russa e sugli obblighi derivanti dalla parziale mobilitazione ordinata il 21 settembre, con un approfondimento sui possibili casi di esenzione, nonché sulla situazione dei mercenari e delle persone condannate durante il conflitto (EUAA – Russia). Il secondo rapporto (EUAA – Russia2) è focalizzato sull’opposizione politica con particolare attenzione alle più recenti leggi che hanno sostanzialmente eliminato la libertà di stampa e fortemente limitato quella di associazione e di riunione. Una parte del rapporto è dedicata alla situazione degli oppositori politici, degli attivisti e dei difensori dei diritti umani.
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