Il Consiglio di sicurezza introduce un’eccezione umanitaria generale al regime delle sanzioni ONU

Introdotta, per la prima volta, un’esenzione umanitaria permanente per assicurare la tutela dei civili anche nei casi di applicazione di misure di congelamento dei beni o di altro genere predisposte a seguito di misure sanzionatorie delle Nazioni Unite. Lo ha deciso il Consiglio di sicurezza con la risoluzione n. 2664 adottata, nel contesto del capitolo VII della Carta ONU, il 9 dicembre 2022 (risoluzione 2664) con 14 voti a favore e un’astensione (India). Precisato che le sanzioni sono uno strumento importante ai fini del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, nonché nella lotta al terrorismo, il Consiglio di sicurezza richiede un’attuazione che tenga conto delle esigenze del diritto internazionale umanitario e della tutela dei diritti umani in linea con la risoluzione n. 2462 del 2019. L’obiettivo – si chiarisce nel Preambolo – è che le misure sanzionatorie non abbiano un impatto negativo sulla popolazione o sulle azioni umanitarie in corso di svolgimento, applicando un’eccezione anche per la fornitura di beni e servizi necessari all’aiuto umanitario. Al tempo stesso, si richiede che i fornitori intervengano per fare in modo che i destinatari di sanzioni non godano di benefici vietati attraverso forniture dirette o indirette, anche rafforzando i processi di gestione del rischio e di due diligence. Nel caso di contrasto tra il paragrafo 1 della risoluzione n. 2664 e altre risoluzioni, deve essere data una sostanziale prevalenza alla risoluzione n. 2664, che si applicherà a ogni futuro congelamento di beni imposto o rinnovato dal Consiglio, in mancanza di una decisione esplicita contraria da parte dello stesso Consiglio (è fatto salvo, però, il paragrafo 1 della risoluzione n. 2615). E’ stato altresì previsto un monitoraggio costante da parte dello United Nations Emergency Relief Coordinator (ERC) e, entro 9 mesi dall’adozione della risoluzione, il Segretario generale dovrà redigere un rapporto sulle conseguenze umanitarie negative non intenzionali delle misure sanzionatorie del Consiglio di sicurezza, anche indicando raccomandazioni sia per mitigare gli effetti negativi sulla popolazione sia per migliorare gli effetti delle sanzioni. La risoluzione è applicabile anche nel contesto del quadro sanzionatorio disposto nei confronti dell’ISIL e di Al-Qaida. La Cina e la Russia, che hanno votato a favore, hanno sottolineato, però, che le conseguenze sulla popolazione civile arrivano soprattutto dalle sanzioni unilaterali, decise al di fuori dell’ONU.

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