Giustizia climatica: appuntamento il 9 maggio nell’Università Vanvitelli e online

È possibile fronteggiare i pericoli dei cambiamenti climatici attraverso la giustizia? Che ruolo stanno svolgendo gli organi giurisdizionali internazionali anche sul fronte del riconoscimento del diritto a vivere in un ambiente sano, non compromesso dal surriscaldamento? Le generazioni future hanno diritti azionabili in sede giurisdizionale? Per provare a rispondere a queste domande e approfondire il tema della giustizia climatica da una prospettiva internazionale, appuntamento venerdì 9 maggio dalle 10.00 alle 13.30 per il convegno internazionale dal titolo “Giustizia internazionale e cambiamenti climatici: esperienze e prospettive a confronto”, organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” in collaborazione con il dottorato di ricerca in “Internazionalizzazione dei sistemi giuridici e diritti fondamentali”. L’incontro si terrà nell’Aula Franciosi – Palazzo Melzi, Dipartimento di giurisprudenza, S. Maria Capua Vetere.

Saranno i giudici internazionali ad approfondire le diverse prospettive seguite dagli organi giurisdizionali internazionali: dopo la presentazione dell’incontro da parte di Andrea Saccucci (Università della Campania) seguiranno gli interventi di Ida Caracciolo (giudice del Tribunale internazionale del diritto del mare), Raffaele Sabato (giudice della Corte europea dei diritti dell’uomo), Massimo Condinanzi (giudice della Corte di giustizia dell’Unione europea), Giuseppe Palmisano (Membro del Comitato dei diritti economici, sociali e culturali delle Nazioni Unite), Rosario Salvatore Aitala (giudice della Corte penale internazionale) e Attila Tanzi (Membro dell’ICSID Panel of Arbitrator and Conciliators). Introduce e modera Fausto Pocar, Professore emerito di diritto internazionale dell’Università di Milano, Membro della Corte permanente di arbitrato e già Presidente del Tribunale penale internazionale per l’ex Iugoslavia.

Qui la locandina con il programma completo della conferenza che sarà possibile seguire anche online 9 maggio_locandina (final)

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